TEMPESTA DI CERVELLI PER CERVELLI IN TEMPESTA. "Siamo le web panters, morbide e sinuose, lingua e artiglio facili. Saltate sul nostro divano virtuale: chiacchere in libertà garantite dal trattamento anti-luogo comune. Maciniamo parole che toccano il cuore e anche più giù. Dibattiti che sfiorano il surreale e sconfinano nel puro teppismo. Anatemi a suon di risate. Quando serve ci incazziamo".
giovedì 3 marzo 2011
CAPPUCCETTO ROSSO, CENERENTOLA, LA BELLA ADDORMENTATA, L’ORCO E ALTRE STORIE (ovvero, come ti cambio il linguaggio dell’orrore)
di Nicoletta Cipollone
I fatti di cronaca di questi ultimi mesi sono agghiaccianti. Ancora più agghiacciante è il fenomeno che l'accompagna, la morbosità.
Perché se è vero che tutti inorridiamo davanti alla morte e all'abuso di un minore, non mi spiego perché dobbiamo per forza venire a conoscenza dei particolari più biechi e vederceli somministrare in tutte le salse, a tutte le ore, su tutti i media.
I fratelli Grimm la sapevano lunga, tutte noi abbiamo letto le loro favole ai nostri bambini.
Cappuccetto Rosso doveva stare attenta al lupo.
La Bella Addormentata aveva una madre cattiva.
Cenerentola una famiglia che te la raccomando.
Il povero Pollicino aveva a che fare con l'Orco (e qui la metafora con la pedofilia è disarmante).
Forse dovremmo spegnere la tivvù e spiegarle ai nostri bambini, queste favole. Certo, così facendo non li proteggeremo dal male, ma è un buon inizio.
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